Iniziamo la storia di oggi con un bel… C’era una volta una tana di coniglietti selvatici
Qualche giorno prima di Pasqua, nel bellissimo parco della nostra scuola, i giardinieri erano all’opera per risvegliare dal torpore invernale le piante e, inavvertitamente, nel rizollare il terreno, hanno distrutto la tana di 4 piccoli coniglietti selvatici e della loro mamma che, sicuramente spaventata dai rumori, si è allontanata, lasciando i cuccioli al calduccio nella tana preparata per la loro nascita.
Fin da subito è stato chiaro che la mamma non sarebbe tornata a riprenderle i due coniglietti sopravvissuti, per due motivi: innanzitutto la tana era stata distrutta e in secondo luogo i piccoli erano stati toccati dall’uomo e ormai ne portavano l’odore.
Dopo esserci consultati con il Centro di Recupero Animali Selvatici WWF di Valpredina di Cenate Sopra, siamo arrivati ad una sola conclusione: non potevamo lasciare i piccoli nel parco senza riparo ed in balia dei gatti; bisognava perciò trovare una Tata che si prendesse cura di loro per almeno 24 ore, in modo che poi potessero essere accolti nella nursery del centro.
Con mio grande onore sono stata io la Tata scelta per accudire un giorno ed una notte questi cuccioli meravigliosi! Tuttavia non sono stata la sola ad occuparmi di loro: tutta la mia famiglia si è adoperata per costruire una calda e confortevole tana (creata con una scatola di cartone rivestita di paglia e fieno e imbottita con un cappellino in pile molto caldo come culla) per accudirli.
La cagnolina Mimi ha supervisionato ogni nostro singolo movimento, capendo fin da subito che uno dei cuccioli era ferito ad una zampina: si è rivelata una vera guardia del corpo per questi due coniglietti!
Superate le 24h più critiche ho poi consegnato alla Nursery del Centro di Recupero WWF i piccoli, che in questo modo potranno essere allevati e rimessi in libertà quando saranno un po’ più grandi.
Devo dire che è stata un’esperienza bellissima ma anche molto istruttiva: ho sempre cercato di tenere a mente che questi coniglietti sono esemplari selvatici e che devono dunque vivere in libertà, anche se l’istinto mi avrebbe portato a tenerli con me.
Ricordate: la Natura ci regala sempre degli spettacoli più belli ed emozionanti di quanto avremmo mai potuto immaginare, ma a volte è bene imparare a conservarli nel cuore, e non solo tra le mani.
Le volontarie del centro di recupero della Valpredina mi hanno assicurato che ci daranno notizie riguardo la crescita dei nostri coniglietti selvatici e mi sembra questo un ottimo momento per ricordare le 5 regole d’oro se volete aiutare un animale in difficoltà:
Un’ultima (ma fondamentale!) raccomandazione: se vivete in un’area circondata dal verde, evitate di fare lavori di giardinaggio invasivi durante il periodo delle cucciolate, perché potreste separare per sempre una mamma dai suoi cuccioli!
PROF. SILVIA PASINETTI