C’è sempre un po’ di trepidazione che accompagna il primo giorno di scuola, forse dovuta al piacere dell’inizio, ai buoni propositi per il nuovo anno scolastico, all’entusiasmo di iniziare un nuovo ciclo di studi.
Come scrive Gianni Rodari nella sua filastrocca, il suono della campanella risveglia tutti i personaggi: le maestre, gli scolari, i collaboratori scolastici, i genitori.
A ciascuno di loro viene attribuita un’attività quotidiana, ma l’azione più nobile spetta proprio allo studente, che, oltre a preparare lo zaino è chiamato a sostenere il compito più importante: scrivere la sua vita.
Ecco alcune riflessioni dei nostri alunni di prima: “Il primo giorno di scuola ero molto emozionato e agitato, poi nel cortile ho trovato molti compagni dell’asilo quindi l’agitazione è passata subito”.
“Mi hanno accompagnato mia mamma e mio papà ed ero molto felice di conoscere le mie maestre”.
“Io piangevo perché non conoscevo nessuno, poi una maestra mi ha preso per mano e mi ha detto che non c’era da preoccuparsi perché anche lei non conosceva nessun bambino, proprio come me”.
“Io speravo di fare amicizia con tanti bambini e volevo scrivere perché a me piace tanto colorare”.
“Vedere le mie maestre sorridenti mi ha reso felice”.
“Ero triste perché pensavo che a scuola si doveva lavorare e basta, invece ho capito che anche a scuola si può giocare e fare cose divertenti”.
“Io avevo comprato lo zaino nuovo, i pastelli nuovi, tutti i quaderni nuovi e volevo subito usarli. Il mio preferito era quello di Spider-man”.
“Io mi ricordo che abbiamo ascoltato tanta musica e fatto dei giochi molto divertenti”.
Il viaggio con i piccoli è iniziato nel migliore dei modi, in presenza, senza mascherine e senza troppe limitazioni .
Noi insegnanti siamo molto contente e ci auguriamo che l’entusiasmo dei nostri bambini si mantenga vivo e duraturo negli anni; con queste semplici frasi auguriamo a tutti un sereno e proficuo anno scolastico!
Le vostre insegnanti.