Santa Paola Elisabetta Cerioli nasce a Soncino il 28 Gennaio 1816; è la sedicesima figlia dei coniugi don Francesco Cerioli e Francesca Coriani.
Alla nascita le viene dato il nome di Costanza Onorata, come ricorda il registro dei Battesimi della Parrocchia di Santa Maria Assunta, in Soncino:
1816, giorno 2 febbraio. Io, Francesco Chiodelli, Arciprete nell’insigne paese di Soncino, ho supplito le preci sacre e le cerimonie ecclesiastiche sopra l’infante, cui ho imposto il nome di Costanza Onorata, e che già avevo battezzata in casa appena nata, per il pericolo imminente di morte.
Costanza vive i primi anni della sua vita a Soncino, insieme ai genitori e a sei fratelli.
A 11 anni, Costanza inizia a frequentare il collegio delle Visitandine, ad Alzano Lombardo; dove rimarrà fino al 1831. Nel collegio delle suore, Costanza e la sorella Cecilia vivono seguendo un preciso programma di studi:
coll’istituzione religiosa si univa lo studio di tutte le materie d’insegnamento prescritte dai programmi governativi e quando nelle singole classi erano stati svolti, si passava a studi superiori, coltivando specialmente la letteratura italiana, la storia e le scienze fisiche. Si davano pure lezioni di lingua francese, di disegno a matita e ad acuqarello, di musica e specialmente strumentale con lo studio del pianoforte.
A quindi anni, torna a Soncino e aiuta la madre nell’assistenza ai poveri delle campagne. Nonostante il suo desiderio di far parte delle suore Visitandine, non rifiuta la proposta di matrimonio di Gaetano Busecchi Tassis, che sposerà il 30 Aprile 1835.
Si deve ritenere che la proposta di matrimonio dovette essere fatta a Costanza appena dopo il suo rientro dal collegio, perché l’anno appresso, cioè il 1832, il conte Medolago Albano di Bergamo concludeva una sua lettera a Gaetano pregandolo porgere doverosi saluti da parte sua alla gentilissima donna Costanzina.
Lo spirito di obbedienza di Costanza la porta ad amare il suo sposo, nonostante la differenza di età. Gaetano aveva già 58 anni ed era vedovo della contessa Maria Teresa Tassis, dalla quale ereditò i possedimenti e la villa di Comonte.
Eleonora Belingheri