Quest’anno scolastico è iniziato in modo piuttosto anomalo, dominato dall’incertezza e dalla preoccupazione per gli eventi che ci hanno inaspettatamente investito negli ultimi tempi. Per questo, ciò di cui abbiamo più bisogno è la speranza che, come un arcobaleno, ci irradi della sua positività in momento tempestoso.
È sulla speranza che quest’anno si baseranno gli articoli sulle opere e sugli scritti di santa Paola Elisabetta Cerioli. Cercherò di raccontarvi della sua positività, della sua completa fiducia in Dio e della grande speranza che riponeva nella vita; perché, a dispetto delle dure prove a cui è stata messa di fronte, la Cerioli non ha mai perso la fiducia nella vita e nel mondo, cercando di trarre da ogni disgrazia un insegnamento e la forza per donare se stessa e le sue opere agli altri.
Aveva parole amorevoli e confortanti per chiunque parlasse con lei; riusciva ad esaltare anche il più piccolo progresso delle sue allieve e di chi conosceva, infondendo fiducia e spronando a fare del proprio meglio, come nella lettera che vi riporto di seguito:
Giuseppina carissima,
brava, mia cara Giuseppina: mi congratulo assai per i progressi che fai nello studio. La tua lettera ne dà prova. Continua con impegno e prontezza per diventare poi una compìta giovinetta, a vantaggio ed a consolazione dei tuoi genitori.
Ora ti ringrazio del ricordo che conservi per me e del pizzo che pensi di regalarmi. Riguardo alla metratura che mi chiedi, se non ti sembra troppo ne occorrerebbero 7 braccia. San Giuseppe poi ti ricompenserà con il mantenerti la vocazione e diventare un giorno sposa di Gesù.
Ama sempre questo grande Santo, anche perché hai la fortuna di portarne il nome, e sperimenterai la Sua potente intercessione.
Mi rincresce per le disgrazie che hanno colpito la tua famiglia; questo mondo è un mare di guai, e fortunato chi se ne accorge e sa distaccarsene.
Tanti saluti a tua madre.
Raccomandandoti di essere buona, con tutto l’affetto mi dico
tua affezionatissima Madrina Suor Paola Elisabetta Cerioli.